Sunday, November 12, 2006






Il primo nucleo dei Rhapsody si forma nel 1993 dalla volonta' del chitarrista Luca Turilli di unire la musica classica dei grandi compositori al metal di stampo molto melodico di gruppi come Helloween e Crimson Glory che egli amava suonare,oltre al già citato Turilli la band comprendeva il bravissimo tastierista Alex Staropoli e il batterista Daniele Carbonera,e prendeva il nome di Thundercross.
Nel 1994, con alla voce Cristiano Adacher e al basso Andrea Furlan, registrano il demo "Land of Immortals" che mostra tutte le loro potenzialita', benche' ancora acerbe. Il Demo attira l'attenzione del colosso Limb Schnoor della Limb Music Products e Publishing che manda un' offerta alla band,e che viene successivamente accettata. Da notare che questo determinera' un sodalizio con Schnoor che continua ancora ora e che sara' importantissimo per la crescita della band.
Subito dopo aver firmato il contratto cambiano finalmente il nome in Rhapsody e registrano un altro demo dal titolo "Eternal Glory" che attira l'attenzione della stampa specializzata. Purtroppo la band si trova a fronteggiare la dipartita di Cristiano Adacher e di Andrea Furlan, cosicche' il gruppo si ritrova senza cantante e bassista.
Per nulla impauriti dalla perdita dei 2 membri, Alex, Luca e Daniele trovano subito un nuovo cantante nella persona di Fabio Tordiglione, appena uscito dai Labyrinth(altra band il cui contributo sara' fondamentale per la crescita della scena italiana e il suo apprezzamento sia in patria che all'estero) in cui era conosciuto col nome straniero di Joe Perry. Da notare come anche nei Rhapsody,Tordiglione usi il semi-pseudonimo Fabio Lione.
Dopo il veloce cambio di Line-up,il gruppo si reca ai Gate-Studios di Wolfsburg in Germania.
Aiutati dal famoso produttore e chitarrista degli Heavens Gate, Sascha Paeth (che aveva prodotto gruppi del calibro di Angra),che suona anche le parti di basso (nonostante alcune siano suonate da Robert Hunecke) pubblicano il loro primo album "Legendary Tales", capolavoro di epicita' fantasy.
Dal punto di vista musicale, la band unisce allo stile dei compositori immortali come Vivaldi e Paganini, il furore, l'epicita' e la maestosita' del metal piu epico e melodico di bands come Virgin Steele, Helloween, Crimson Glory e Manowar alle tematiche fantasy ispirate dal grande maestro inglese J.R.R. Tolkien. Infatti col primo album comincia anche la famosa e lunghissima saga della Spada di Smeraldo, un classico racconto fantastico che tratta dell' eterna lotta tra il bene il male ambientata in reami immaginari come Algalord e Elgard (la saga si protrarra' fino al quinto album).
Nei libretti degli album sono incluse anche le mappe del regno e la storia narrata da Aresius di Elgard, una specie di gnomo cantastorie.
Tra gli Highlight dell'album :"Warrior of Ice", "Rage of the Winter" e "Land of Immortals", diventate cavalli di battaglia della band.
Da citare che tutti i testi sono scritti da Turilli mentre il lavoro di composizione si divide tra Turilli e Staropoli, quindi gli altri membri non hanno parte veramente attiva.
Nel 1998 la line-up si completa con l'entrata del bravissimo bassista Alessandro Lotta, con cui la band fa uscire il secondo album "Symphony of Enchanted Lands", il piu' alto punto di creativita' e perfezione raggiunto dal gruppo. C'è un miglioramento di tutte le caratteristiche del primo più una cancellazione totale dei difetti che ne minavano la qualita'. Un capolavoro assoluto, che dara' inizio a un genere imitato da milioni di gruppi-clone. Tutte le canzoni costituiscono dei masterpiece ma quelle che si distinguono ancor di piu' sono:"Emerald Sword" e "Wisdom of the King", per non citare "Beyond the Gates of Infinity" o "The Dark Tower of Abyss", perfette colonne sonore di libri come "Il Signore degli Anelli".
Con la stessa line-up, nel 2000 la band incide "Dawn of Victory" che segna un leggero indurimento del sound, ma che comunque non comporta grandi differenze dallo stile adottato fino ad ora.
E' proprio questo l' unico difetto dei Rhapsody, la quasi totale immobilita' stilistica che alla lunga puo' risultare anche noiosa, non a tutti, sia ben chiaro.
Da segnalare "Holy Thunderforce", pezzo dall'impostazione molto aggressiva, abbastanza inusuale per la band.
Nel 2001 e' la volta dell' EP "Rain of a Thousand Flames" che a ben vedere, puo' anche essere considerato come un album vero e proprio e vede un ulteriore indurimento del sounde una grande prestazione dietro le pelli da parte del grande Alex Holzwarth che subentra allo storico membro Daniele Carbonera, colpevole di una grande carenza tecnica, tanto che portera' alcuni ad affermare che il suo drumming sia cosi poco fantasioso da far concorrenza a quello di una Drum Machine.
L'album prosegue la saga della Spada di Smeraldo, ma con zero novita' sullo stile musicale, che rimane quello trito e ritrito dei precedenti album. L'unico brano che risalta veramente sugli altri e' la Title-Track.
Gran parte della critica e dei fans cominciano a stancarsi di questa immobilita' stilistica.
Col successivo "Power of the Dragonflame" c'e l' uscita dalla band del bassista Alessandro Lotta sostituito da Patrice Guers.
L'album e' l'ultimo capitolo della Saga della Spada di Smeraldo e continua a riproporre lo stesso stile degli album precedenti, con la peculiarita' pero' di un brano cantato completamente in italiano "Lamento Eroico", capolavoro del gruppo per epicita' e soprattutto poesia, in quanto il testo del brano e' un vero e proprio poema.
Altri brani da segnalare sono "The March of the Swordmaster", "Power of the Dragonflame" e "Knighrider of Doom", sempre in primo piano gli assoli Malmsteeniani di Turilli, le melodie barocche di Staropoli e le grandi prestazioni di Lione e Holzwarth.
Il Lavoro successivo della band esce nel 2004, "Symphony of Enchanted Lands pt.2" anticipato da un EP intitolato "The Dark Secret", come si nota dal titolo, l'album e' una sorta di seconda parte del vecchio capolavoro "Symphony of Enchanted Lands" e si caratterizza per l'uso abnorme (e ossessivo a mio parere) delle orchestrazioni e dalla presenza di parti parlate, con la partecipazione dello storico attore Cristopher Lee (che tra l'altro ha recitato anche nella trasposizione cinematografica del Signore degli Anelli) che fa da narratore, con quella sua voce particolarissima e adatta per ruoli come questi.
L'ultima uscita dei Rhapsody e' costituita dal live album "Live in Canada, che rappresenta la prima testimonianza audio dell'attivita' dal vivo della band, che si dimostra affiatata e impeccabile come non mai. Attendiamo con ansia il prossimo album per vedere cosa ci proporrà questa volta la premiata ditta Turilli e Staropoli.